Come ben noto, San Giovanni Battista è festeggiato ovunque il 24 giugno.
A Vittoria (RG), però, oltre che nella data canonica, è festeggiato l’11 gennaio, San Ciuvanni ri jnnaru, e la domenica successiva, che quest’anno cade il 14.
Il motivo di questa data risale all’evento più catastrofico che abbia mai colpito la Sicilia, il terremoto del 1693 che rase al suolo la Sicilia sud orientale delle province di Catania e Ragusa.
La sera dell’11 gennaio di quell’anno, infatti, tutto il Val di Noto fu colpito dal sisma che provocò la distruzione totale di 45 paesi provocando oltre 60 mila vittime.
Vittoria non fu quasi per nulla interessata. Gli abitanti della cittadina ragusana attribuirono il miracolo a San Giovanni Battista. In merito vi son due leggende: la prima fa riferimento alla statua del santo trovata con la testa mozzata, l’evento fu interpretato come un sacrificio del Battista per la città; la seconda leggenda narra invece che, per sapere quale santo ringraziare, i vittoriesi misero in un’urna i vari santi venerati nella città e per tre volte di seguito venne fuori il nome di San Giovanni Battista.
Per i meno inclini a credere all’intervento divino, segnaliamo che all’approssimarsi del primo anniversario del terremoto, le autorità spagnole diedero disposizione a ogni città colpita di rendere onore al proprio santo protettore.
Ma tutto ciò a noi oggi serve per segnalare che ogni anno, l’11 gennaio e poi la domenica successiva, a Vittoria si ricorda con una solenne processione quell’evento che cambiò il volto alla Sicilia orientale, dando poi vita alla meravigliosa fioritura artistica del Barocco che oggi è considerato bene dell’Umanità dall’Unesco. Un’occasione in più per visitare luoghi della nostra bella Isola, apprezzarne l’arte, la cucina e l’ospitalità dei siciliani.